Kharkiv: una città violata

Mi scuserete, ma rubo il titolo del post alle parole della reporter di La7 in Ucraina.
Seguo con apprensione tutto quello che sta succedendo. Ed oggi è stata una giornata particolarmente significativa.
Questa notte è stata bombardata Kharkiv, la seconda città più importante dell'Ucraina dopo la capitale.
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Pare siano stati bombardati anche i villaggi nelle vicinanze. Un paesino di 600 abitanti, che diavolo di importanza geopolitica aveva?
Kharkiv, era, è una città di cultura, una città giovane, una città vibrante, ed è stata violata, è stata rasa al suolo. In questa folle guerra.

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La popolazione sta fuggendo, creando delle code incredibili, per rifornirsi di cibo e carburante, affollando tutte le strade che portano via dalla città. E' un qualcosa di incredibile, che nessuno vorrebbe mai vedere. Che nessuno dovrebbe mai vivere.

Oggi è anche stata una giornata particolare dal punto di vista comunicativo. Putin ha mandato in streaming il consiglio di guerra. Che poi qui ci sarebbe da dire, che proprio perché è stato reso pubblico non era un consiglio di guerra, ma solo una trovata mediatica.
Oggi è venuto fuori l'indole imperialista del presidente russo. Che rifiuta ogni tipo di trattato con l'attuale governo Ucraino.

Spero che finisca presto tutta questa storia!



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Lo speriamo tutti. La guerra, qualunque essa sia è sempre un fallimento dell’animo umano.

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Concordo con @stewie.sport nel dire che lo speriamo tutti perchè la guerra è deprecabile e le morti una vergogna. Vorrei tuttavia che l'informazione fosse un pochino più imparziale e ci facesse comprendere i veri motivi del perchè tutto ciò stia accadendo. Per quanto, lo ribadisco, non toglierebbe lo schifo della situazione, almeno potremmo vedere il tutto in un'ottica diversa e invece di crocifiggere Putin e tagliarci le palle con le nostre mani rifiutando il gas russo o bandendo gli atleti russi... magari riusciremmo ad affrancarci dal colonialismo culturale e militare degli americani che dura ormai da oltre un secolo.

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Purtroppo è difficile avere una informazione imparziale, solo perché i media che diffondono le notizie sono fondamentalmente di parte. Questo vale sempre. Siamo in Italia, l'Italia fa parte della Nato. C'è poco da fare. E' vero che tutta sta storia ha radici molto profonde, e che sono anni che il quelle zone ci sono guerriglie. E' vero che ad ogni azione corrisponde una reazione. Ma penso siamo tutti d'accordo che la violenza non giustifica la violenza. Capire cosa è giusto è cosa è sbagliato è un arduo esercizio in questa situazione. A parte ovviamente che non è giusto che siano le persone che nulla hanno deciso a pagarne le conseguenze!

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Sull'ultima frase sono pienamente d'accordo: non devono essere le persone che non hanno deciso a pagare le conseguenze.
E tuttavia, se ci fosse maggiore informazione libera, penso che invece di far girare vignette per protestare contro il gas di Putin oggi, forse avremmo fatto girare vignette per uscire dalla Nato già da anni.

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