The best - 1° parte

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(Edited)


Immagine CC0 creative commons

Non potete immaginare dove andrò a parare con questo mio post (forse ci saranno alcune puntate, non so ben ancora...), di certo faccio riferimento alla meravigliosa canzone di Tina Turner, recentemente scomparsa, che uscì nell'ormai lontano 1989...

Fu un anno molto particolare, per me, il 1989, verso la fine dell'estate la mia vita cambiò, radicalmente, drasticamente, come diversi di voi già sapranno, mio fratello prese la decisione di togliersi la vita, e io passai dalla condizione di fratellino minore, quello che viveva sulla scia del fratello maggiore, alla situazione di figlio unico, con tutto quello che ne conseguì...

Stavo anche vivendo la mia prima storia importante, a livello effettivo, in precedenza un qualcosa, ma nulla di particolarmente rilevante, in quel periodo ero fidanzato con una ragazza, alla quale mi attaccai disperatamente, vista la condizione di estrema necessità in cui mi andai a ritrovare, fino a quel nuovo, piccolo ma all'epoca immenso, dramma che fui costretto a vivere, in quanto lei decise, di sua iniziativa, di troncare la nostra relazione, perché aveva capito che per me provava un bene fraterno...

Un delirio, non sapevo dove sbattere la testa, ricordo che avevo comprato un album, in versione musicassetta, di Tina Turner, e quella canzone, The best, mi faceva impazzire, mi piaceva da sempre Tina Turner, con il suo modo di cantare grintoso, con la voce voce graffiante e potente, ascoltai quella canzone alla radio e il gioco era praticamente fatto, andai ad acquistare l'album e lo ascoltavo e lo riascoltavo...

In una delle uscite (non tante) che faci con quella ragazza successivamente alla fine del nostro rapporto (nella sua testina di cazzo potevamo rimanere in buoni rapporti di amicizia, forse temeva che potessi prendere la stessa nefasta decisione di mio fratello, forse altro ancora, forse era semplicemente un'imbecille ipocrita...), andammo a mangiare una pizza, feci partire nella mia vettura questa canzone, ricordo perfettamente che la guardai e le dissi...

"Questa è perfetta per te, disegnata sul tuo corpo e sulla tua anima..."

Povero imbecille coglione dela cazzo, lei era già con la testa da un'altra parte, le classiche voci del corridoio dicevano che aveva in testa un suo vecchio pallino, che le era ritornata alla mente quel vecchio innamoramento giovanile, in ogni caso quella canzone me la potevo tranquillamente ficcare su per il culo, che avrei fatto più bella figura, invece che andare a elemosinare considerazione e approvazione da lei, che continuava a starmi vicino ma in una maniera che a me non importava più di tanto, mi faccio solamente gli applausi per quello che le dissi, l'ultima volta che le rivolsi la parola, perché avevo proprio le palle piene di quella situazione...

"Guarda, lasciamo stare, è inutile che me la meni con il fatto che possiamo restare amici, io a un amico non ho voglia di metterglielo in culo o da altre parti, a te ti vedo ancora come ci siamo ritrovati sul tuo divano, un mese fa, ma mi sembra una vita fa, adesso come adesso, anzi, mi sembra che non sia mai successo nulla tra noi, per cui starò male come un cane, ci soffrirò ancora, magari sbatterò la testa contro i muri, ma della tua carità puttana non so proprio cosa farmene, adesso ti accompagno a casa e chiudiamo il tutto..."

Continua



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