Tapping your fingers on the desk, adjusting your glasses, clearing your throat repeatedly ... There are attitudes that reveal your state of mind, small "tics" that you can't get rid of and that, to an attentive eye, make the your discomfort.
<< Nervous tics are sudden, involuntary and repetitive movements that do not have, at least apparently, a precise purpose >> explains Amleto Petrarca Paladini, psychologist and psychotherapist from Bologna. << In reality they express an inner discomfort and increase in moments of stress, anxiety and nervousness, while they decrease when one is calmer >>. Here are the most common, what they express and Dr. Petrarca's advice to overcome them.

Touch your nose

This is often done when you don't like the speech you are listening to and you don't know how to deal with it. Anxiety and nervousness increase and ... they vent on the nose. In order not to let your insecurity leak out, it is good not to suffer that river of words in silence, but find the courage to express what you think, slowly and calmly. Clarifying your goals is the first step to take to no longer be afraid to present your ideas. And listing them on a sheet of paper helps to focus them better (I write my short, medium and long-term goals on paper and it also helps me a lot to pursue them).

Fix your glasses or tie

These gestures express the desire to escape because you do not accept the situation in which you are, but you want to do it with elegance (you adjust your tie) because you are very sure of your ideas. But, since it is not always possible (and right) to escape, it would be better to learn to mediate. Which means listening without prejudice to the reasons of others to find a shared solution. There are courses that teach how to do this ...

Scratch the back of the neck

Doing it when talking or in the midst of others expresses embarrassment and low self-esteem. Breathing techniques would help lower anxiety and ... scratch less.

Clear your throat

The message is: I'm here, listen to me. The need to get noticed comes from the inability to deal with a frightening situation, from the feeling of being isolated in the group. Acting courses, where everyone is entrusted with a part, or a team sport help to feel at ease among others.

Biting your nails

Restlessness, tension and insecurity, but also weakness. It is a very explicit gesture and not beautiful to look at, difficult to eliminate. Fiddling with your car keys or smartphone can keep your hands busy and fix it temporarily. But if you want to tackle the problem at its root, it would be better to learn the techniques that help fight stress (yoga, meditation, autogenic training).

Touch the arm of your interlocutor

Continuously, and unnecessarily, the attention of the person you are talking to expresses insecurity and the need to be reassured. A martial arts course would help you strengthen yourself internally and externally.

Even for today and everything ... I embrace you!

Tamburellare le dita sulla scrivania, aggiustarsi gli occhiali, schiarirsi ripetutamente la voce... Ci sono atteggiamenti che rivelano il tuo stato d'animo, piccoli "tic" di cui non riesci a liberarti e che, ad un occhio attento, rendono visibile il tuo disagio.
<<I tic nervosi sono movimenti improvvisi, involontari e ripetitivi che non hanno, almeno in apparenza, uno scopo preciso>> spiega Amleto Petrarca Paladini, psicologo e psicoterapeuta di Bologna. << In realtà esprimono un disagio interiore e aumentano nei momenti di stress, ansia e nervosismo, mentre diminuiscono quando si è più tranquilli>>. Ecco i più diffusi, cosa esprimono e i consigli del dottor Petrarca per superarli.

Toccarsi il naso

Lo si fa spesso quando il discorso che si sta ascoltando non piace e non si sa come affrontarlo. Ansia e nervosismo aumentano e... si sfogano sul naso. Per non far trapelare la propria insicurezza, è bene non subire in silenzio quel fiume di parole, ma trovare il coraggio di esprime cosa si pensa, lentamente e con calma. Fare chiarezza sui propri obiettivi è il primo passo da compiere per non avere più paura di esporre le proprie idee. Ed elencarli su un foglio di carta aiuta a focalizzarli meglio (io scrivo su carta i miei obiettivi a breve, medio e lungo termine e mi aiuta molto anche a perseguirli).

Aggiustarsi gli occhiali o la cravatta

Questi gesti esprimono la voglia di fuggire perchè non si accetta la situazione in cui ci si trova, ma lo si vuole fare con eleganza (ci si aggiusta la cravatta) perchè si è molto sicuri delle proprie idee. Ma, dato che non sempre è possibile (e giusto) scappare, sarebbe meglio imparare a mediare. Che vuol dire ascoltare senza pregiudizi anche le ragioni degli altri per trovare una soluzione condivisa. Ci sono corsi che insegnano a farlo...

Grattarsi la nuca

Farlo quando si parla o ci si trova in mezzo agli altri esprime imbarazzo e poca autostima. Le tecniche di respirazione aiuterebbero ad abbassare lo stato d'ansia e... grattarsi meno.

Schiarirsi la voce

Il messaggio è: sono qui, statemi a sentire. Il bisogno di farsi notare deriva dall'incapacità di affrontare una situazione che fa paura, dalla sensazione di sentirsi isolati nel gruppo. Corsi di recitazione, dove ad ognuno è affidata una parte, o uno sport di squadra aiutano a sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri.

Mangiarsi le unghie

Inquietudine, tensione e insicurezza, ma anche debolezza. E' un gesto molto esplicito e non bello da vedere, difficile da eliminare. Giocherellare con le chiavi della macchina o con lo smartphone possono tenere occupate le mani e risolvere la cosa temporaneamente. Ma se si vuole affrontare alla radice il problema sarebbe meglio imparare le tecniche che aiutano a combattere lo stress (yoga, meditazione, training autogeno).

Toccare il braccio del proprio interlocutore

Richiamare continuamente, e inutilmente, l'attenzione della persona con cui si sta parlando esprime insicurezza e il bisogno di essere rassicurato. Un corso di arti marziali ti aiuterebbe a rinforzarti interiormente ed esteriormente.

Anche per oggi e tutto... Ti abbraccio!

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